Villaricca, città della musica, che ha dato i natali a Sergio Bruni, attraverso la Pro Loco aggiunge il proprio sostengo al rush finale per la candidatura della Città capitale della cultura italiana.
C’è dunque un pizzico di Pro Loco nella candidatura di Procida a Capitale della cultura 2022.
Il riferimento non può non andare ad un giovane amico e collega, Fabrizio Borgogna, scomparso precocemente, con cui ho condiviso anni al timone della redazione di Unplinapoli.it e preso parte a congressi ed assemblee Unpli in giro per l’Italia. Otto gli anni della sua Presidenza alla guida della Pro Loco di Procida, spesi nella promozione di manifestazioni culturali, sportive, turistiche, collaborazioni di vario genere con enti sovracomunali e progetti di servizio civile. Appassionato ai temi della cultura e del cinema, ha dedicato la propria vita alla valorizzazione della sua isola natale, Procida, prodigandosi per lo sviluppo culturale dell’isola. Eventi promozionali televisivi, reportage giornalistici e educational tour hanno fatto della Pro Loco di Procida un punto di riferimento per turisti e procidani stessi. Sempre disponibile a sodalizi con altre realtà associative, nel 2004 ha partecipato, come socio fondatore, alla costituzione della Pro Loco di Napoli dimostrando sempre di essere una risorsa indispensabile. Alla sua forza di volontà si deve la nascita del Procida Film Festival, promosso più volte alla Regione, in qualità di Assessore alla cultura. Nei momenti che ci hanno visto lavorare fianco a fianco, ho potuto apprezzare un giovane colto e volenteroso di far conoscere ogni oltre immaginazione la sua isola. Procida e la Pro Loco di Villaricca sono state legate in quel periodo dalla stessa ambizione di voler creare progetti ed iniziative di promozione del territorio. Gli va dato atto dei tanti progetti che ha posto in campo. Nel mondo della Pro Loco, si è sempre mostrato impegnato nella ricerca di voler dare all’isola il rilievo che le spetta. Grazie al giornaliero impulso dell’associazionismo, ha saputo coordinare un sistema turistico, fatto di valorizzazione delle tradizioni e manifestazioni a delle politiche di sviluppo e interazioni con l’esterno, con uno sguardo rivolto al futuro. Il suo scopo, la sua quasi ossessione, era quella di far conoscere Procida al mondo intero. Sapere che oggi l’isola tenta la rappresentanza a Capitale della cultura 2022 lo renderebbe orgoglioso. Un traguardo del genere appartiene un po’ anche a lui.
Il mio appello è dunque rivolto ai Presidenti rispettivamente provinciale, regionale e nazionale, Luigi Barbati, Tony Lucido e Antonino La Spina affinchè venga dato risalto ad una Candidatura che giunge al culmine di un percorso che, attraverso l’operato della Pro Loco di Procida e dei molteplici sodalizi, ha spinto Borgogna, nella duplice veste di Presidente di Pro Loco ed Assessore alla cultura, ad essere artefice di uno splendido sviluppo culturale. Questo post, lettera aperta, è l’occasione per ricordare, come già detto, un amico e collega, con l’auspicio che tutto il mondo delle Pro Loco, dall’ambito provinciale fino al nazionale, possa sostenere la candidatura dell’isola di Procida, incentivando i sodalizi per la crescita dei territori e assumendo sempre più consapevolezza della forza trainante che le Pro Loco d’Italia hanno e delle grandi potenzialità che esse possono esprimere.