Una serata all’insegna della napoletanità quella svolta domenica 24 novembre 2019, presso il Teatro Bolivar a Napoli, dove si è tenuto lo spettacolo “Canto e mi racconto” -viaggio con la canzone e l’emozione – di Mario Cavallini. L’intera serata ha ripercorso la carriera artistica del cantante dal 1971 ad oggi, attraverso canzoni, racconti ed incontri con vari artisti e maestri della musica che lo hanno accompagnato e formato nella sua crescita artistica. Un percorso artistico che dura da 49 anni, avendo come riferimento artisti del calibro di Sergio Bruni e Mario Abbate. Continua dunque l’impegno della Pro Loco di Villaricca e di Campania Felix tv di partecipare e promuovere gli spettacoli musicali della musica classica napoletana. Ad accompagnare l’artista Mario Cavallino sul palco, Enzo Marciello (piano-tastiere), Salvatore Luciano (mandolino e violino), Alfonso Lubrano (chitarra-basso), Pasquale Avolio (batteria), Peppe Barbato (sax/flauto), Gino Amato (percussioni) e Carmen Cappa (attrice). All’interno della serata sul palco si sono alternati anche gli ospiti d’onore, come la soprano del Teatro San Carlo Miriam Artiaco, il Maestro della tammorra Romeo Barbaro e la cantante Tonia Lubrano. Il sodalizio musicale tra Miriam Artiaco e Mario Cavallino è nato proprio dalla differenza della voce del soprano di Miriam e la voce naturale della musica di Mario Cavallino che unendosi hanno dato vita a un cd ricco della più grande musica classica napoletana. In uno spettacolo che voleva celebrare Napoli, ha recitato come ospite Vincenzo Merolla con ‘O sapunariello. La direzione artistica dell’intero spettacolo è stata curata da Enzo Ottieri. La musica è stata accompagnata dalle coreografie di Manuela Forino insieme al Corpo di ballo 360° DANCE SCHOOL. Il presidente della Pro Loco di Villaricca Armando De Rosa convinto che il teatro rappresenti un’opportunità e che sia il luogo in cui si può esercitare l’incontro con la cultura, ha preso parte con una delegazione della Pro Loco e con Campania Felix tv, di cui è direttore, a tali eventi, riprendendo ed intervistando gli attori, sicuro che tale azione serva a promuovere il sapere e che tale impegno possa far si che si abbia una maggiore consapevolezza della storia della musica classica napoletana.